Sembra il titolo di una favola, e invece, questa volta, è realtà.
E così è avvenuto davvero: Barack Hussein Obama è presidente degli Stati Uniti D'America, e già il suo nome è tutto un programma. Oggi sono felice, perchè quando ho scoperto Obama ero in Michigan e nulla era così scontato come sembra adesso e quando ho comprato la sua maglietta pensavo: "Entrerà nella storia? E quanto varrà questa maglietta tra 20 anni? Meno di quanto l'ho pagata oggi?". Niente era così scontato come adesso e Obama sembrava molto più solo.
Ma io ci credevo, ci ho creduto fin dall'inizio e per questo non vorrei che questo post suoni vuoto, come se fosse un salire sul carro del vincitore, come adesso fanno tutti.
Non voglio commentare il suo discorso (qui in inglese), ma solo condividerne alcuni punti, quelli che mi hanno toccato maggiormente e mi ispirano forza e fiducia nel futuro e, in questo momento, ce n'è bisogno.
"In questo giorno, ci riuniamo perché abbiamo scelto la speranza sulla paura,l'unità degli intenti rispetto al conflitto e alla discordia."
"E' venuto il momento di riaffermare il nostro spirito tenace, di scegliere la nostra storia migliore, di portare avanti quel dono prezioso, l'idea nobile, passata di generazione in generazione: la promessa divina che tutti siamo uguali, tutti siamo liberi e tutti meritiamo una possibilità di perseguire la felicità in tutta la sua pienezza."
"Questi uomini e donne hanno lottato e si sono sacrificati e hanno lavorato finché le loro mani sono diventate ruvide per permettere a noi di vivere una vita migliore. Hanno visto nell'America qualcosa di più grande che una somma delle nostre ambizioni individuali"
"Quel che uomini e donne possono ottenere quando l'immaginazione si unisce alla volontà comune, e la necessità al coraggio."
"E così, per tutti i popoli e i governi che ci guardano oggi, dalle più grandi capitali al piccolo villaggio dove è nato mio padre: sappiate che l'America è amica di ogni nazione e di ogni uomo, donna e bambino che sia alla ricerca di un futuro di pace e dignità, e che noi siamo pronti ad aprire la strada ancora una volta."
"fermi nella consapevolezza che non c'è nulla di più soddisfacente per lo spirito, così importante per la definizione del carattere, che darsi completamente per una causa difficile."
Oggi la televisione ha mostrato le immagini del suo discorso e dopo quelle del discorso Martin Luther King dallo stesso luogo, 45 anni fa.
Mi hanno fatto venire i brividi, ma soprattutto mi hanno dato la sensazione tangibile che la Speranza davvero non può mai morire, neanche quando si uccide l'uomo simbolo di quella Speranza. Perchè Martin Luther King è stato ucciso, ma non il suo sogno. Mentre King pronunciava il suo discorso i neri non potevano neanche entrare nei bar, come il padre di Obama, ora suo figlio, in quella stessa piazza, parla da presidente. Non credo sia possibile descrivere con le parole cosa è davvero accaduto oggi, forse lo capiremo quando lo studieranno i nostri figli sui libri di scuola, possiamo solo immaginarlo, ma i cuori di coloro che hanno vissuto la discriminazione, oggi esultano, oggi vivono finalmente la frase pronunciata con forza da King a conclusione del suo discorso: Free at last! Free at last! (Liberi finalmente! Liberi finalmente!). Tutti, se lotteremo, avremo la possibilità di perseguire la felicità piena, non è detto che ci vorrà poco tempo, ci vorranno 60 o più anni, sacrifici di cui, forse, non vedremo i frutti, mani ruvide, ma possiamo farcela e lo faremo. Oggi a tutti è concesso di sognare, a tutti è concesso di pronunciare quella frase: I have a dream e pensare che quel sogno, un giorno, possa avverarsi.
Le cose cambiano, e, per fortuna, anche in meglio at last!
martedì 20 gennaio 2009
When dreams come true
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2 commenti:
Non credo che il tuo messaggio abbia bisogno di altri commenti, come te, anche io sono felicissima per questo cambio epocale e anche io vorrei che le nostre esistenze ruotassero di più attorno alla libertà e al rispetto.
Io sono...
No, preferisco che sia tu a ricordare:
agosto di qualche anno fa, bellissima serata, stelle cadenti, tanti sogni chiusi nel cassetto e...tre sdraio.
Che bello ritrovarti qui!
Certo che mi ricordo! Certe cose non si dimenticano! :)
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