Sono a metà del viaggio e ancora non me ne rendo conto, non me ne sono resa conto nemmeno quando il tizio al controllo passaporti, con voce metallica, mi ha chiesto: "Quanto tempo si ferma a Detroit?" e io ho risposto con naturalezza: "6 mesi".
Sarà, come qualcuno saggiamente ha suggerito, una difesa del cervello, sarà un'autodifesa, perché se veramente mi rendessi conto di quello che sta accadendo entrerei nel panico più totale, sarà.
Alla fine non mi sembra molto diverso rispetto a quando vado in giro per conferenze e passo tanto tempo bazzicando per gli aeroporti, forse me ne renderò conto quando arriverò lì, in quella che sarà la mia stanza per i prossimi sei mesi?
Mah...stay tuned! :)
Intanto riflettevo sul fatto che quando arriverò ad Ann Arbor, dopo 24 ore in viaggio, dovrò farmi il letto (dopo aver fatto magari una doccia) e disfare la valigia, perché le lenzuola sono la prima cosa che ho messo in valigia...e quindi la cosa più difficile da recuperare! :)
La gente negli aeroporti legge un sacco, mi domando se lo fa perché è annoiata o perché gli piace veramente.
Legge di tutto, giornali, soprattutto "Vanity Fair" e simili, fa il Sudoko, legge libri, io ho portato con me l'ultimo di Montalbano, sapore di Italia, ma non Carofiglio, temevo che con il suo parlare di Bari potesse venirmi troppa nostalgia...
Il nostro aereo è pronto, lo vedo "gigante" sulla pista e penso che di lì a poco sarà un puntino mentre sorvoleremo l'oceano.
Chissà di quale sorprese sarà foriero il futuro...I am waiting for them all!
sabato 15 settembre 2007
Frankfurt Airport
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