sabato 12 aprile 2008

La finestra

C'era qualcosa di diverso nell'aria, stamattina, l'ho notato subito. Il sole splendeva di più, una luce diversa, una luce che riscalda.
E poi quell'odore, l'odore dell'erba, dell'erba quando è primavera.
Ecco, era questo, è primavera, finalmente. Gli uccelli cinguettano entusiasti per il suo arrivo, noi festeggiamo in diversi modi. Gli annarboresi sono più che entusiasti del suo arrivo e dopo mesi di letargo, e freddo e neve e buio, sono impazziti dalla gioia e io con loro. Sono tutti a studiare nei parchi (e qui c'è solo l'imbarazzo della scelta) o a dormire sotto il sole caldo o a fare lezione all'aperto (giuro l'ho visto con i miei occhi), o a sorseggiare una lemonade seduti ai tavoli di un coffee shop, fingendo, quasi seri, di lavorare con il proprio laptop. Io sono con loro, seduta ad uno di questi tavolini, sorseggiando la mia lemonade e scrivendo per il blog, ovvero fingendo di lavorare! :)
Mentre venivo qua, camminando sotto il sole, mi sentivo estremamente serena ed in pace con tutto il creato.
Oggi è uno di quei giorni in cui mi sembra che nulla, proprio nulla, possa scalfire questa felicità estrema e pace nel cuore.
Nessuna bad review o 'piccolo flop' sul lavoro, niente, perchè tutto ciò mi sembra così distante da quello che è la vita vera e il motivo vero della mia felicità.
E non mi resta che cantare, come fanno i negramaro nelle mie cuffie oggi:
e non mi resta che allacciare un paio d'ali alla mia testa
e lasciare i dubbi tutti a una finestra
per quel paio d'ali fuori è ancora festa
perché non ho molto tempo
e non mi resta...

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