sabato 12 aprile 2008

Going-away: my research group

Mercoledì a pranzo c'è stato quello che non posso proprio chiamare un party, ma, meglio, un 'Farewell Lunch' con i miei colleghi di lavoro e il mio advisor.
Io l'ho proposto e il mio advisor ha accettato entusiasta, dicendo che avrebbe scelto lui il ristorante. E ha scelto. Ha scelto un ristorante italiano. Io, all'inizio, ero un po' scettica, non amo mangiare italiano quando sono all'estero, perchè di solito non è italiano. O meglio, è un cibo italiano adattato ai gusti degli americani, quindi...non è italiano.
Il mio advisor però aveva una motivazione per questa scelta: voleva scoprire quanto italiano fosse questo ristorante e quale cosa migliore che usare me come cavia? :) Devo dire che alla fine il posto era molto carino ed elegante e che non era neanche tanto male, nessun cuoco indiano camuffato da italiano, anzi, lo chef era una donna originaria della Toscana! Un altro punto a favore era il fatto che non ci fossero errori nel menu, spesso, infatti, i fake-ristoranti italiani hanno errori di italiano nel menu, e questo diciamo che non dovrebbe rassicurare. E' inquietante quanto distorta sia l'idea del cibo italiano qui in america, e come vengano considerati italiani cibi che non lo sono affatto, tipo: il garlic bread, la caesar salad o l'italian dressing, che sarebbe un miscuglio non ben definito che "loro" usano per condire l'insalata. Più volte ho dovuto spiegare che noi nell'insalata ci mettiamo solo sale, olio, rigorosamente d'oliva, e aceto, a volte balsamico. Ma qui italiano è lasagna, spaghetti con meatball, pollo&salad with italian dressing, che orrore!
Almeno, io conosco la verità, magra consolazione!

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