giovedì 6 dicembre 2007

Famiglie americane...d.o.c.

La parrocchia che frequento qui ad Ann Arbor ha organizzato un simpatico ciclo di cene, dove tre/quattro studenti per volta incontrano una famiglia americana, (davvero americana!) e possono così sperimentare cosa significa "essere americano"!
La prima cena è stata con una famiglia davvero funny, una coppia molto giovane, con tre figli tra i 6 e gli 11 anni, due cani, uno piccolo e bianco e l'altro nero e grosso, naturalmente il piccolo era quello più temibile e più incontrollabile!
E poi, last but not the least, un pappagallo di 70cm verde e rosso, come si vedono nei film, che parlava, si parlava!, dicendo: "I am a pretty bird".
Erano molto easy-going e very funny, combinavano un sacco di danni e alla fine della cena mi hanno anche preparato un vero caffè italiano con la loro macchina "de longhi" e non riuscivano a spiegarsi come e perchè a me piacesse il caffè americano!
Anzi, a dire la verità, erano molto "disappointed about this"

Invece ieri sono andata a cena da un'altra coppia, una coppia anziana, sessantina passata, ma molto attiva.
Avevano una casa bellissima, classica classe medio borghese, ma per niente supponenti, ma molto molto nice.
Impegnatissimi nel volontariato, curiosi, ancora, nel giorno del thanksgiving vanno a dare una mano alla mensa dei poveri, non so con quale forza...e da dove la prendano, ma vanno.
Nancy aveva preparato la tavola con molta attenzione e cura e prima della cena ha rigorosamente acceso due candele.
Tutto era perfetto, e aveva preparato una cena solo con cose che venivano dal michigan, per noi.
Alla fine della cena c'era il formaggio e dei deliziosi piattini per il formaggio e poi il dolce.
Mi sono sentita un ospite importante e coccolata ed è stata senza dubbio la migliore cena da quando sono qui ad ann arbor e non per il cibo, che era cmq delizioso, ma per l'amore con cui il tutto era stato preparato e servito.
A cena c'erano anche una ragazza indiana e una ragazza nigeriana.
Alla fine della cena, poichè nella sala da pranzo c'era un pianoforte a coda, abbiamo chiesto chi lo suonasse. Nancy ci ha detto che lo suonava Neal, il marito, e quindi subito abbiamo chiesto di intonarci qualcosa. E lui ci ha suonato 3canzoni!
Era una coppia che aveva viaggiato molto, e ci ha raccontato dei suoi viaggi in Israele, in Grecia, in Turchia, in Italia...
Li guardavo e pensavo che un giorno mi sarebbe piaciuto essere come loro, ancora innamorati nonostante l'età, ancora insieme, con un bagaglio enorme di esperienze che avevano condiviso, come fossero una persona sola e che adesso potevano raccontare.
E ho immaginato la loro vita in una serata normale, tornare a casa, cenare insieme, lui che suona il piano e lei che ascolta, guardare la televisione, andare a dormire insieme.
C'era un calore nella loro casa che mi è dispiaciuto abbandonare.
Ma sono uscita di casa con la consapevolezza di sapere ancora più fermamente cosa voglio dalla mia vita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ero stato diverse settimane presso una famiglia in Virginia e leggendo il tuo racconto mi è sembrato di rivivere alcune delle tante cene che, anche se preparate con un attenzione al dettaglio minore, trasmettevano un affetto e un calore che altrove a tavola ho vissuto solo in famiglia.

markus