venerdì 16 novembre 2007

Traditi, ma pur sempre innamorati!

Lunedì scorso sono andata ad un concerto organizzato dal consolato italiano di Detroit per gli italiani all'estero. Mi fa quasi impressione dirlo, ma mi sembrava di essere un po' "immigrata" anche io... Suonava un chitarrista classico, Alessio Nebiolo, molto bravo e pare anche abbastanza famoso. Ma la parte migliore dell'evento è stata quella che è seguita al concerto stesso! C'è stato un rinfresco preparato da Silvio, l'unico vero pizzaiolo di ann arbor! Il rinfresco era a base di pizza, dolci e vino...naturalmente italiano e naturalmente buonissimo. A parte il delirio di felicità del mio stomaco, troppo spesso frustato dal cibo grasso, fake e colesterolo-driven di questa landa, è stato bellissimo incontrare e soprattutto parlare con un sacco di italiani...che avevano storie ed età diverse. Ho conosciuto gente che era in america da più di 40 anni e l'italiano quasi non se lo ricordava più, gente che era immigrata per un po' di pane e che aveva ormai "figli americani", che l'italiano non lo sapevano neanche. E poi ho conosciuto i cosiddetti "cervelli in fuga", professori e studenti di dottorato, venuti qui a cercare di realizzare il loro sogno. Felici perchè qui possono fare ricerca, possono insegnare, hanno le risorse per farlo, ma tristi perchè "l'Italia manca un sacco e se la situazione fosse diversa, e se si avessero le risorse, e si che mi piacerebbe tornare". Tutti mi chiedevano se avevo intenzione di rimanere negli Stati Uniti, quasi fosse una via obbligata. Abbiamo riso e scherzato (amaramente) sul fatto che è difficilissimo far cercare di capire agli americani il "sistema" italiano: che se non resti sempre nella stessa università non hai speranza di fare una carriera. Qui in america è completamente l'opposto, se fai il Ph.D. in un'università, DEVI necessariamente fare il post-doc in un'altra e poi ti devi spostare ancora, e l'università dove sei "nato" non ti considera più, a meno che tu non vinca il premio nobel o ci arrivi quasi vicino...
Un'altro mondo, un altro pensiero.
Tutti se potessero tornerebbero, tutti sanno che non possono tornare.
Qualcuno ci spera, spera che dopo qualche anno si possa tornare...ma poi quasi tutti si sposano qua, hanno mogli e figli americani e l'Italia è solo un posto per andare a passare le vacanze, ma non sempre.
Questo mi diceva qualcuno con una certa rassegnazione...eppure tutti in Italia ci lasciano il cuore, tutti traditi e ancora innamorati.

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