mercoledì 7 novembre 2007

Quando si dice customer satisfaction...


Premetto che non voglio fare pubblicità, e che non sono pagata dalla Puma o da Foot Locker, ma questa storia ve la devo raccontare! Qui in america la customer satisfaction è più di una parola (anzi due), è una realtà!
Venerdì scorso sono andata a fare shopping, entro da foot locker e chiedo di provare un paio di puma (nella foto), che, oltre che bellissime, hanno un prezzo altrettanto attraente.
Le provo, bellissime, ma mi accorgo che sono un po "skrecciate", imperfezioni minime, ma perchè non chiedere se magari hanno un altro paio? Quindi chiedo al commesso, gentilissimo, nonostante l'ora di chiusura sia passata da un po', se, così, magari, nè ha un altro paio. Lui si rintana nel retrobottega per cinque minuti abbondanti, segno che cerca veramente (prima domanda: in Italia avrebbero cercato veramente?) torna "distrutto", dicendomi che quel numero è l'ultimo paio in nero, che non ne ha un altro, (seconda domanda: quanti commessi in Italia per una richiesta del genere per un'imperfezione minima mi avrebbero considerata una rompiscatole psicopatica?) a quel punto stavo per dire: "Va bene, non importa, prendo queste", quando il commesso mi dice: "Se vuole le possiamo ordinare" (terza domanda: quanti lo avrebbero fatto in Italia?). Io con la mia mentalità "italiana" inizio a pensare: adesso dovrò aspettare chissà quanto, poi tornare qua a prenderle e uffa...dimenticando di essere nella terra dell'efficienza! Lui si prende il mio indirizzo e mi dice che le scarpe mi verranno consegnate dall'UPS entro 5giorni!!!!!
Fine della storia? L'ordine è stato inoltrato alle 9.15 del venerdì sera, le scarpe mi sono arrivate martedì pomeriggio!!!!
Cioè meno di due giorni lavorativi!
Domanda finale: questa storia sarebbe mai potuta accadere in Italia? Quando si dice customer satisfaction...

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