sabato 7 gennaio 2012

Buoni propositi per il 2012

L’inizio di un nuovo anno è sempre caratterizzato da buoni propositi, però io non so ancora quali saranno i miei buoni propositi per quest’anno e quindi faccio un passo indietro, prima di pensare al futuro voglio pensare al passato, voglio fare una review di questo anno appena trascorso e vedere un po’ cosa ho combinato, di bello e…di brutto. La prima cosa che mi viene in mente è sicuramente lo shiatsu, anche perché forse è stata la prima cosa importante dell’anno appena trascorso: a gennaio 2011 ho iniziato la scuola di shiatsu ed è ormai un anno che sono parte di questo meraviglioso mondo, fatto di relazione con l’altro, basata sul rispetto, la compassione, il non giudizio, in una sola parola…l’amore. Sono contenta di aver intrapreso questa strada, così diversa da quelle che percorro abitualmente, ma che sento in un certo senso appartenermi, anche se non so bene dove mi porterà (ma questo è un altro post). Poi sempre quest’anno ho dato seguito a un mio vecchio buon proposito dell’anno 2009 (!!!) quello di imparare lo spagnolo. Certo, a onor del vero, c’è da dire che ho solo frequentato un corso base e cha da giugno a oggi ho già praticamente dimenticato tutto…però è un inizio, almeno! Sempre a giugno, oltre a finire il corso di spagnolo, ho anche finito il mio rapporto con l’università, dopo 7 anni, e si, come per i matrimoni, la crisi si fa sentire sempre al settimo anno! E’ stata una scelta sofferta, ma inevitabile, obbligata, che però non rimpiango, perché in “quelle condizioni” non si poteva veramente andare avanti. Da metà anno ho una nuova vita, vivo anche in una città diversa, insomma un po’ di cambiamenti. Nel Gennaio del 2009 avevo anche fatto altri due buoni propositi, il primo, leggere più libri, quest’anno è stato pienamente rispettato e, grazie ad aNobii, potete dare un’occhiata a quanti ne ho letti solo in metà anno! L’ultimo proposito del 2009 recitava: "Capire cosa voglio fare da grande (L'impresa più ardua)". Su questo non posso dire di aver fatto dei grandi passi in avanti, procedo a tentoni, per trial and error, e dopo tre anni brancolo ancora nel buio. Mi è capitato, a volte, di credere che alcune strade fossero la strada giusta, ma oggi posso dire che la strada giusta non so ancora quale sia con precisione. E non ho per questo post una conclusione a effetto, una frase che vi lasci sorpresi o meravigliati, niente di tutto questo, so solo che da qualche parte nel mio cuore è nascosta la chiave della felicità, ma che è ricoperta da troppe cose, e che c’è bisogno di essere presenti, molto più presenti per capire dove veramente voglio andare. Il buon proposito per questo nuovo anno potrebbe essere questo: "essere più presenti a sé stessi, andare nel profondo del proprio cuore e ascoltarlo, zittendo la mente per più di qualche istante, in modo da capire quello che veramente siamo e vogliamo". Tutto il resto, sono certa, arriverà di conseguenza. Vediamo se almeno questo proposito riesco a mantenerlo.

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