I miei genitori hanno deciso, a mia insaputa, di imbiancare la mia stanza mentre ero a Trento, hanno infilato tutto in degli enormi scatoloni e via!
Quando sono tornata l'altro giorno ero sotto scacco: potevo rientrare nella mia stanza solo se avessi buttato via un po' di roba, perchè non c'era verso che tutta quella roba rientrasse nuovamente nella mia stanza!
Effettivamente anche io mi chiedevo che formato di compressione avessi usato per far entrare, negli anni, tutto quanto nel poco spazio della mia mini-mini-stanza.
Incredibile, lo spettacolo che mi si è presentato ha sorpreso anche me: montagne di scatole, da scoraggiare chiunque al solo pensiero.
Mi sono armata di coraggio, nonostante l'influenza, e, piano piano, step by step, mi sono passati davanti tutti gli anni della mia vita!
Devo premettere che io sono sempre molto restia a "buttare via i ricordi" per cui ho trovato di tutto: dai quaderni della prima elementare a quelli del mio ultimo esame all'università, bigliettini di auguri, monete provenienti da tutte le parti del mondo, un carnet di 10 biglietti della metro di Parigi di 12 anni fa, quando ci sono andata per la prima volta, una cartina di Bologna del 2000 con gli orari di tutti i musei, i quaderni del mio primo corso di inglese a Dublino insieme con i sottobicchieri collezionati nei pub. ;)
E poi ho trovato le cassette...quante...avevo dimenticato che ascoltassimo quella roba, a me che ora anche i CD mi sembrano obsoleti, ora che tutto è un file sul mio iphone!
Le casette registrate, scritte a penna dagli amici, che ti regalavano la loro musica personalizzata, e poi anche un LP di Guccini (via Paolo Fabbri 43) comprato presso una bancarella di un mercato di Roma, i bastoncini di incenso che avevo rimediato nel mio periodo new age, i biglietti dei concerti, le tavole del mio esame di disegno all'università, i fogliettini, che pur non guardando mai, portavo sempre con me all'esame, perchè mi davano sicurezza, le carte di imbarco dei miei primi viaggi oltreoceano, le cartoline, che quella volta che si allagò casa dovetti stenderle poi dovunque per farle asciugare!
I libri, ma quanti...quanti ne ho potuti leggere?? Una miriade, dai classici tipo "Madame Bovary", Pirandello e De Filippo, ai libri storico-scientifici, come le "5 equazioni che hanno cambiato il mondo", o la storia di Fermi, e poi quelli un po' frivoli, tipo "4Blondes" o "Sushi per principianti" e quelli ultra-impegnati della giovinezza: Siddharta o il Giovane Holden, che quando li leggi decidi inevitabilmente di cambiare il mondo o che il mondo, da quel giorno in poi, per te, non sarà più lo stesso. La spinta, il coraggio, il tumulto interiore che quei libri ti provocano puoi provarlo solo a 16 anni, poi sarà comunque diverso. E poi i libri su Caravaggio e la serie dei libri del maestro Guccini e "La Locandiera" di Goldoni, imparato a memoria perchè recitato in teatro in quarto superiore...
E poi le lettere, quante e da quanti, lettere che raccontano rapporti profondi, quando ancora l'email non esisteva e si scriveva su fogli di carta, carta da lettera, carta dei quaderni degli appunti, carta rimediata chissà dove e come, quando si doveva cogliere e fermare per sempre l'ispirazione.
La lettera che Guccini mi ha inviato quel giorno speciale di Novembre, la lettere di A. che stava male per quello stronzo che la faceva soffrire, la lettera di M. che non riusciva a lasciare L. e mi chiedeva aiuto, la lettera di A. che mi chiedeva scusa se non mi aveva capito quando stavo male, ma che mi ammirava per come mi ero ripresa da quella brutta storia, la lettera di L. che mi diceva di lasciarlo perdere, "ma non lo vedi che per lui non sei importante, e se lo fossi non si comporterebbe così?", la lettera di V. che mi chiede di non partire, perchè mi vuole con se anche l'anno prossimo. Quante storie, quante...ma quando abbiamo avuto il tempo di viverle tutte e tutte così fino in fondo, fino all'ultimo respiro? E poi storie che allora erano il mondo intero e sembrava che non si potesse vivere senza e che poi, sotto il velo del tempo, sembrano innocue e lontane. E alcune non bruciano nemmeno più, e ti chiedi come facevi a pensare che la tua vita dipendesse da un si o da un no.
Ma quante cose ho fatto nella mia vita? Qualche giorno fa compivo 30 anni e mi sembrava di essere ancora così giovane, che il tempo fosse volato, invece no, il mio tempo è stato colmo, denso di esperienze, rapporti, amori, amicizie, sofferenze, gioie, ferite che ci sono ancor oggi, come quegli oggetti, nella mia stanza, che sono là a ricordarmi quello che oggi non ho più il tempo di ricordare, a ricordarmi quando avevo tempo di leggere, scrivere, ascoltare musica, sognare il mio futuro, e immaginarlo pieno di sorprese come poi è stato.
Oggi corro troppo veloce, e mi sembra di non aver più tempo per scrivere, leggere, sognare, ma oggi mi sono fermata...e non so se voglio perdermi tutto questo, non so se voglio svegliarmi tra 10 anni e non trovare i ricordi di questi anni, perchè ero troppo impegnata a fare altro, non lo so, perchè come dice un grande poeta e cantautore: "Chi si ferma è perduto, ma si perde tutto chi non si ferma mai".
lunedì 9 novembre 2009
Ho trovato...
Etichette:
"Giovane Holden",
caravaggio,
cassette,
email,
guccini,
ricordi,
Siddharta
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
avrei un piccolo sogno che non si realizzerà: fare un viaggio assieme, in treno e zaino in spalla, e scrivere a sera tu la tua versione dei fatti e io la mia, e poi metterle assieme e farne un libro a due facce.
complimentoni, mi è piaciuto molto il modo di "darti" in 50 righe, di raccontarti nei dettagli con così poco
(per non dire di raccontare di tutti noi nelle tue condizioni)
braà!
MatTone! che piacere vederti da queste parti! welcome!
Posta un commento