Oggi sono particolarmente felice. E mi sono accorta che è passato troppo tempo, troppo tempo dal mio ultimo post. L'ho pensato mentre me ne andavo fiera per l'aeroporto di malpensa, felice e con la mia inseparabile pink bag che attira sempre gli sguardi curiosi, talvolta i sorrisi, dei compagni viaggiatori.
L'unico neo di questa giornata è che non potrò sfoggiare in Italia la mia maglietta "Obama 08" che con fierezza ho portato con me dagli Stati Uniti e che riservavo per questa occasione. Sono così contenta ed è difficile spiegare, ma questo, magari, sarà un altro post.
E' tanto che non scrivo, nel frattempo ho scritto la mia tesi di dottorato, sono in attesa di fare l'esame, ho cercato di recuperare le abitudini consuete della mia vita italiana, cercato di non pensare alla nostalgia per i miei amici ad ann arbor, ripreso a giocare a calcio, andata a Lisbona per una conferenza.
Ora Lisbona meriterebbe un post a parte, ma, informazione importante, è lì che ho conosciuto un giovane scienziato che mi ha invitato a partecipare ad un workshop ad amsterdam, e questo è il motivo per cui mi trovo a malpensa: sto partendo alla volta della nazione arancione, della città dei tulipani.
In questo periodo queste brevi fughe mi danno ossigeno, mi aiutano a non pensare e a pensare di essere sempre un po' in vacanza e di non essere tornata alla mia vita normale, dove non c'è ogni giorno una sorpresa e non sperimento miriade di occasioni diverse, che sono state fonte inesauribile d'ispirazione per i miei post nei mesi scorsi.
Ma oggi sono felice, mi sento fortunata e non vedo l'ora di approdare in quel di amsterdam, e tutto sembra andare bene, Barack correrà per la Casa Bianca (c'è speranza!!!), io passeggerò lungo i canali, con la mia sciarpa arcobaleno e con la mia, inseparabile, pink bag.
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