Cara A.,
stavo pensando di
scrivere un post su fb, ma poi perchè rendere tutto pubblico, ai nostri amici, conoscenti
e amici per caso? Meglio scrivere qui dove non ci conosce nessuno, ma legge
solo chi vuole, senza odiose notifiche. Volevo scriverti, quando ho ascoltato
questa canzone. Ti ricordi i nostri vent’anni, i miti, gli eroi? Quando Renga
faceva questi bei CD, sulle cui canzoni ci interrogavamo per pomeriggi interi,
o la mattina on our way verso l’università, discutendone il testo, la musica,
ripetendoci all’infinito le frasi che risuonavano ogni giorno nuove, ogni
giorno con un nuovo significato da cogliere. E ti ricordi le cassette? Ai
nostri tempi esistevano ancora le cassettine che si consumavano a furia di
sentirle. Chissà se ci saremmo immaginate dove siamo arrivare ora, tu con una
bambina e io con una mandria di adolescenti scatenati che rendono confuse le
mie giornate.
“…la vita è una corsa e
ti toglie il fiato…”
Però dai nostri vent’anni
ai trenta tutto è cambiato, ma c’è qualcosa che è rimasto uguale, le sensazioni
che provo ascoltando questa canzone, la certezza che anche tra dieci anni,
quando ci rincontreremo e saremo ancora diverse, la nostra amicizia sarà la
stessa. E quindi faccio un brindisi virtuale a questa bellissima amicizia, a
noi, a quello che siamo diventate e a quello che diventeremo, ai nostri sogni,
al nostro avere il mondo in tasca.
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